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L'intervento fondamentale da eseguire in caso di Malattia da Protesi o Breast Implant Illness (BII) è la rimozione delle protesi mammarie al silicone, cioè l'agente adiuvante.
Contestuali alla rimozione delle protesi possono essere eseguite altre procedure:
L'intervento di prima scelta di rimozione protesi è la rimozione di protesi "en bloc".
Quando le protesi mammarie vengono impiantate, il nostro corpo forma una capsula (tessuto fibroso) attorno ad esse per isolarle da sè, riconoscendole come un corpo estraneo.
È molto importante rimuovere protesi e capsula insieme, lasciando la capsula intatta per evitare ulteriori contaminazioni.
Resezione "en bloc" significa proprio questo, ovvero rimozione di protesi e capsula in un unico pezzo.
È un intervento difficile da eseguire, soprattutto nel passaggio di separazione tra la capsula e la parete toracica (in caso di protesi sotto il muscolo pettorale) poiché la capsula tende ad aderire alle coste e ai muscoli intercostali vicino ai polmoni.
Un'adeguata resezione "en bloc" richiede un chirurgo con esperienza in questa specifica procedura e nella ricostruzione della parete toracica.
Il dott. Soresina ritiene che, per continuità, molti degli adiuvanti contenuti nelle protesi mammarie potrebbero potenzialmente rimanere nella capsula biologica generata dal corpo attorno alla protesi mammaria. La mancata rimozione completa di questa capsula potrebbe perpetuare la risposta immunologica esacerbata in questi pazienti (la capsula può contenere batteri o pezzi di silicone che non dovrebbero essere lasciati nel tuo corpo).
Purtroppo non sempre è possibile. Alcune volte le condizioni locali dei tessuti non permette questo tipo di tecnica, così verrà comunque eseguita una capsulectomia parziale.
Se non è possibile eseguire una resezione "en bloc" di protesi e capsula, verrà eseguita una capsulectomia parziale, ovvero si rimuove tutta la capsula ad eccezione della porzione adesa al piano toracico.
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